top of page

Per la valorizzazione delle Risorse Umane arriva Skillsmatch

Grazie alla collaborazione tra e-land e Noovle nasce Skillsmatch, lo strumento che facilita l’analisi delle competenze. Intervista a Luca Torri, AD e-land

Lo sviluppo dirompente delle tecnologie digitali ha determinato un cambiamento radicale nei modelli di organizzazione e gestione del lavoro, sia nel settore privato che in quello pubblico. Abbiamo intervistato Luca Torri, AD della società e-land1, specializzata nella consulenza per l’organizzazione aziendale e nello sviluppo di 2 software che, insieme a Noovle, azienda di consulenza strategica e ICT specializzata nella integrazione di tecnologie a forte impatto innovativo e soluzioni Cloud, promuove uno strumento innovativo denominato Skillsmatch.

In cosa consiste Skillsmatch e quali sono gli elementi distintivi di questa soluzione? Skillsmatch è uno strumento che nasce per supportare l’HR Manager nel difficile processo di analisi e valorizzazione delle Risorse Umane: l’obiettivo è facilitare l’analisi delle competenze attraverso una tecnologia basata sulla ricerca semantica e l’intelligenza artificiale ed è il frutto del lavoro di esperti e-land che lavorano da oltre 20 anni sul tema del competence management e del recruitment, sia con aziende pubbliche che private. D’altra parte, solo un bagaglio di esperienze e conoscenze approfondite può garantire la riuscita di un sistema di gestione di questo tipo perché in processi così articolati la tecnologia, da sola, non basta. I sistemi di gestione delle competenze sono caratterizzati da una forte complessità che scaturisce dalla relazione tra hard skills (competenze tecniche e/o scientifiche) e soft skills (competenze comportamentali, attitudini, atteggiamenti, ecc.) e dal fatto che i dati per la gestione delle competenze sono destrutturati, ovvero testuali. Con Skillsmatch, il cui fulcro è PUMA, il motore semantico sviluppato da e-land, è possibile interfacciare le informazioni utilizzando sistemi semantici basati sul riconoscimento del Linguaggio Na- turale e su un database di professioni, competenze e titoli di studio, acquisito nel corso del tempo.


Come funzionano i sistemi semantici e in che modo riescono a com- prendere il significato dei testi e a creare collegamenti tra le informazioni? Con il termine semantica si fa riferimento alla caratteristica del linguaggio naturale (quello che usiamo tutti noi parlando o scrivendo, per intenderci) di associare dei significati alle parole. Quando parliamo di web semantico (richiamando Tim Berners-Lee, l’inventore del world wide web) lo consideriamo come un insieme di documenti collegati tra loro tramite una rete concettuale. E’ infatti proprio l’ambiguità del linguaggio che rende difficile la sua elaborazione, per questo è necessario comprendere non solo le parole ma anche i concetti e come questi sono collegati tra loro per creare un significato univoco. Ecco perché lavorare all’analisi e alla comprensione automatica del linguaggio naturale è imprescindibile per eseguire le ricerche in contesti specifici, come ad esempio quello delle Risorse Umane. Accanto all’interpretazione del linguaggio naturale, gli algoritmi di intelligenza artificiale e auto apprendimento fanno sì che il sistema impari dalle esperienze passate acquisendo via via una sempre migliore accuratezza nelle risposte forniti in maniera autonoma.

Quali sono gli ambiti di utilizzo di Skillsmatch? Skillsmatch ha una doppia valenza poiché è uno strumento particolarmente efficace sia nella fase di recruitment che nella valorizzazione e nello sviluppo delle competenze delle risorse umane all’interno delle imprese. Nella fase di recruitment, con Skillsmatch è possibile analizzare una grande mole di dati e identificare rapidamente, grazie all’interpretazione del linguaggio naturale, i CV corrispondenti alla posizione ricercata. Allo stesso tempo, grazie alla soluzione che proponiamo, è possibile migliorare il raggiungimento dei risultati dell’azienda analizzando e valorizzando le competenze presenti all’interno dell’organizzazione per identificare i gap professionali e le aree di miglioramento. In questo modo è possibile offrire ai collaboratori dei percorsi formativi funzionali allo sviluppo della loro posizione, coerentemente con le necessità aziendali.

5 visualizzazioni
bottom of page