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Dalle Grandi Dimissioni al Benessere Aziendale: Strategie per Costruire un Ambiente di Lavoro Sostenibile e Felice

Negli ultimi tempi, il dibattito sulle significative dimissioni aziendali ha assunto un rilievo sempre maggiore, evidenziando l'impellente necessità per le imprese di sviluppare strategie mirate a contrastare questo fenomeno in costante crescita. Questa riflessione trova origine in un autentico mutamento nella percezione del mondo del lavoro


Dopo il periodo di lockdown, il focus sembra essersi spostato in modo significativo.


I giovani, attratti naturalmente dall'innovazione e desiderosi di stimoli, sembrano ora orientarsi verso contesti lavorativi in sintonia con i propri valori personali. La pandemia ha innescato un cambiamento, spingendo i dipendenti a cercare non solo un salario adeguato, ma anche un'azienda che ponga il benessere dei lavoratori al centro, ascoltandone i bisogni.


Questo cambio di prospettiva ha influito su diverse categorie di lavoratori, alcuni trovatisi improvvisamente immersi nel cambiamento, altri affacciatisi sul mondo del lavoro proprio quando stava mutando radicalmente. Il risultato è stato un periodo di "grandi dimissioni", soprattutto tra i giovani, determinati a cercare il meglio per sé stessi.


I tassi di turnover, aumentati mediamente dell'8,7% negli ultimi quattro anni, variano notevolmente tra settori e ruoli. Tuttavia, le cause di questo fenomeno, secondo i datori di lavoro intervistati, includono un cattivo equilibrio tra vita e lavoro, la mancanza di flessibilità e la carenza di benefit.


Le conseguenze del turnover per le aziende sono significative: redistribuzione delle responsabilità, aumento dello stress e crescenti costi operativi. Invece di investire in continuo reclutamento, sarebbe più saggio concentrarsi sulla retention, supportando i dipendenti esistenti con benefici a lungo termine. Il costo medio di ricerca e assunzione è stimato intorno al 35% dello stipendio di un dipendente, rendendo il turnover insostenibile a lungo termine.


Mantenere i dipendenti è cruciale per il successo aziendale, con benefici che vanno oltre l'aspetto economico.


Come possiamo avere lavoratori felici in azienda?


La felicità dei lavoratori emerge come l'elemento chiave per il successo aziendale. Un dipendente felice lavora in modo più efficace, contribuendo a creare un ambiente di lavoro positivo che si riflette sull'intera azienda. L'ascolto dei dipendenti si rivela fondamentale in questo contesto, poiché ogni individuo ha esigenze diverse.


Soluzioni come lo smart working, i benefit aziendali, l'orario flessibile, giornate di team building, percorsi di carriera e opportunità di crescita possono contribuire al benessere, ma l'ascolto attivo rimane il fulcro, capire le esigenze del lavoratore risulta essere di fondamentale importanza.


Per fare un esempio, un datore di lavoro, pensando di far cosa gradita, potrebbe dire ad un dipendente di lavorare un giorno in più alla settimana in smart working, ma magari questo preferirebbe venire in ufficio.


Allo stesso modo, si potrebbe pensare di incentivare un dipendente dandogli maggiori responsabilità, ma non è detto che questo ne sia realmente felice.


L’ascolto è la chiave di tutto.


Come possiamo misurare la loro felicità?


Misurare la felicità dei dipendenti può sembrare complesso, ma il sorriso delle persone o i loro messaggi rappresentano un parametro significativo. Colloqui individuali e questionari anonimi sono strumenti utilizzati per raccogliere feedback, mettendo il lavoratore in una posizione in cui può esprimersi liberamente, bisogna cercare di capire cosa poter fare per soddisfare al meglio le sue esigenze. Non parliamo quindi solamente di ascolto, ma anche di fiducia, altro caposaldo di un’azienda felice.

 

Ridurre il turnover quindi richiede sforzi congiunti, ma offre vantaggi significativi. Uno studio condotto da Remote ha rivelato infatti che la bassa rotazione porta ad un aumento della morale, della motivazione, della produttività e della fedeltà al team, oltre a migliorare la soddisfazione lavorativa nel lungo periodo.

 

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