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Talent Retention: 5 azioni per trattenere i talenti in azienda nell’era del “ Vado da chi mi offre di più…“

Si parla spesso di employee retention, tradotto letteralmente “FIDELIZZAZIONE DEI DIPENDENTI”, ecco il punto. Le aziende si concentrano maggiormente nel fidelizzare i propri clienti, quando il primo passo per una realtà di successo è fidelizzare i propri dipendenti.

In tempi di “Grandi dimissioni” e di una nuova visione sul significato del lavoro, la valorizzazione e il coinvolgimento delle persone deve essere una priorità per ogni azienda, quasi un obbligo.

È necessario investire sempre più spesso in strategie di talent attraction delle risorse. Se attrarre i talenti è cruciale per la competitività delle imprese, altrettanto lo è oggi saper gestire la talent retention per coinvolgere, far crescere e mantenere produttive nel tempo le persone già presenti nell’organizzazione, cercando di costruire un ambiente di lavoro che faccia “sentire bene” le persone.

Sono 5 i punti su cui a parer nostro bisognerebbe focalizzarsi:

1)Creare un ambiente di lavoro sano e motivante, dove per motivante non si intende solo incentivare le risorse economicamente ma valutare il carico di lavoro , lo stress del dipendente e le relazioni che quest’ultimo ha con il resto dei colleghi.

Recenti ricerche dimostrano che appena il 9% dei lavoratori gode di benessere psicologico, relazionale e fisico sul posto di lavoro e solo il 5% è felice della propria occupazione.

2) Garantire Flessibilità. Molte società pensano che fornendo ai propri dipendenti un giorno di smart working possano considerarsi automaticamente un’azienda flessibile  ed attenta ai bisogni del proprio personale, ma cosi non è.

Basti pensare alle mamme, lavoratrici che non hanno tempo per se stesse e che per amore della propria professione corrono a destra e sinistra per far conciliare tutto. Quando parliamo di flessibilità dobbiamo pensare proprio a loro e a tutti i nostri lavoratori  che nonostante tutto sono pronti e in prima linea. L’azienda dovrebbe capirli, appoggiarli ed entrare in empatia con essi.

Un dipendente che vede la  società pronta ad ascoltare i propri bisogni sarà certamente più produttivo ed attento al dovere verso la propria istituzione.

3) Formazione e Sviluppo delle competenze.  Il primo passo fondamentale è scoprire le eventuali lacune del personale ed intervenire con corsi di formazione mirati, capire chi sono i dipendenti ambiziosi in azienda ed aiutarli a crescere professionalmente.

Spesso le aziende sono portate a cercare all’esterno figure manageriali quando bisognerebbe investire su quei dipendenti che, conoscendo l’azienda nel dettaglio, possono darle valore aggiunto.

4) Salario adeguato. Anche se ormai è risaputo che i soldi non fanno la felicità, è pur vero che non essere retribuiti correttamente non piace a nessuno.

Questa situazione crea frustrazione e malcontento, un sentimento che si irradia per tutta l’azienda contaminando anche i dipendenti meno attenti al denaro e generando un vortice di lamentele e disordini in azienda.

5) Digitalizzare il più possibile i processi HR al fine di migliorare l’employee experience degli utenti e la governance da parte della Direzione HR.

Questo ultimo aspetto può aiutare l’azienda a garantire i punti precedenti.

Una soluzione di HCM (human capital management ) è infatti lo strumento ideale per  strutturare i vari processi nonché l’utilizzo di strumenti di AI per la fase di Recruiting, Performance, Salary Review, Corsi di formazione specifici.

Ed ecco che entriamo in scena noi, F2A può infatti supportare le aziende a 360 gradi con soluzioni tecnologiche adeguate e con un background di oltre 60 anni di esperienza alle spalle nella gestione di servizi che ruotano attorno al mondo delle risorse umane.

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