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Il fattore umano del Next Gen Business

Il successo negli affari può essere misurato in valori numerici: per esempio, un maggior tasso di vendita e un maggior numero di clienti. Tuttavia, i fattori umani sono fondamentali per raggiungere un traguardo simile


Le nuove tecnologie, i nuovi modelli di business e le novità in fatto di prodotti e servizi avranno un impatto sui valori numerici solo se avranno prima un impatto sulle persone. E con la fisiologica conseguenza di rendere i clienti felici e i dipendenti più produttivi. Tecnologia + Innovazione / Fattore Umano = Successo negli affari. I professionisti della formazione dovrebbero concentrarsi sul fattore umano all’interno di questa equazione, ma è facile rimanere accecati dal bagliore delle nuove tecnologie. Nella sua relazione “Global Human Capital Trends” 2018, Deloitte riporta che “l’AI, la robotica e l’automazione si sono “imposte” rapidamente nelle aziende, molto più velocemente di quanto previsto. Sebbene le organizzazioni impieghino sempre più le nuove tecnologie per automatizzare i processi, i veri pionieri stanno ripensando radicalmente l’architettura del lavoro, per massimizzare il valore sia delle risorse umane, sia delle tecnologie, creando nuove opportunità per organizzare l’attività in modo più efficace e ridefinire competenze e carriere della human workforce”. La forza lavoro sta cambiando, ma la maggior parte delle organizzazioni non è pronta. Solo un quarto degli intervistati in un recente sondaggio si è rivelato “decisamente sicuro di avere le persone giuste e le competenze necessarie per il futuro”. Anche se l’86% ha affermato di aver preso tutte le misure possibili per garantire una migliore formazione alle proprie persone, solo il 17% di loro ha ammesso di avere come priorità il talento e le risorse umane. Se sospetti che la tua organizzazione abbia perso di vista le sue “priorità umane”, ecco alcune domande pratiche da porsi: Nella tua azienda, che importanza viene attribuita allo sviluppo delle soft skills? Lo sviluppo di competenze trasversali come la leadership, la capacità di negoziazione e la comunicazione, tra cui anche le competenze linguistiche, è essenziale, senza trascurare lo sviluppo di skill come la creatività e l’intelligenza emotiva. La soddisfazione del dipendente è una delle priorità aziendali? Un dipendente felice sarà più produttivo, fornirà un servizio più efficiente e rimarrà in azienda più a lungo, e tutto questo avrà un effetto positivo anche sui profitti. Si potrebbe anche considerare l’utilizzo dei Net Promoter Scores (NPS), normalmente utilizzati per misurare la soddisfazione del cliente, per misurare il livello di benessere del capitale umano. L’utilizzo dei NPS dà l’opportunità di chiedere ai dipendenti perché abbiano dato un determinato punteggio e agire sulle risposte. Dai dati ricavati dal sondaggio forniscono grandi spunti di riflessione, ma è necessario saperli leggere e usare al meglio. I dipendenti hanno voce in capitolo nella loro carriera? Deloitte sottolinea che nel nuovo mondo del lavoro, “l’individuo e le sue esperienze devono essere al centro dell’attenzione. Invece di una progressione costante lungo un percorso basato sul lavoro, le aziende leader si stanno spostando verso un modello che consente agli individui di acquisire esperienze preziose, esplorare nuovi ruoli e reinventarsi continuamente. Tuttavia, il 59% dei partecipanti al sondaggio valuta le proprie aziende come totalmente o solo parzialmente in grado di mettere le persone nella posizione di gestire la propria carriera”. In sostanza, le sofisticate piatta- forme di apprendimento digitale permettono alle persone di toccare con mano la forza dell’apprendimento stesso, ma una cosa è fornire ai dipendenti contenuti di apprendimento a cui possono accedere ovunque si trovino, un’altra cosa è supportare i dipendenti ad assumersi la responsabilità del proprio sviluppo e ad utilizzare queste risorse di apprendimento per ottenere il massimo sia per se stessi sia per l’azienda. La motivazione ad apprendere autonomamente nascerà solo in un’azienda che davvero si interessa a questi aspetti, dove le risorse sono valorizzate e dove esiste la cultura dell’apprendimento collaborativo, dell’engagement e dello sviluppo.

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